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Biblioteche

Interno Biblioteca Veroli

Biblioteca Giovardiana e Biblioteca Statale annessa al Monumento Nazionale di Casamari: informazioni, orari e contatti.

Posti lettura e volumi

  • Posti lettura: 20
  • Patrimonio: 17.808 volumi, 76 vhs, 191 CD e DVD

Servizi

  • Reference
  • Consultazione
  • Prestito Domiciliare
  • Prestito Interbibliotecario

Orario Biblioteca Comunale

Orario Biblioteca Comunale
  PDF134,8K Biblioteca ORARIO da Carta Servizi.pdf

Orario - Covid 19

Per il contrasto al Covid 19 nella fase di riapertura, la Biblioteca Comunale di Veroli segue le direttive del Comune di Veroli, le linee guida della Regione Lazio, le raccomandazioni dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, che si rifanno alla nota del Ministero della Salute n. 5178 del 16/4/2020.
Pertanto gli utenti possono venire a studiare in biblioteca solo su prenotazione telefonica (0775.230072) o per e-mail (biblio.veroli@libero.it), muniti di mascherina durante tutta la permanenza, igienizzando le mani col gel messo a disposizione all’ingresso e mantenendo sempre la distanza interpersonale di almeno 1 metro; il numero di utenti contemporaneamente in sala in consultazione è contingentato a 4.
Gli ambienti della biblioteca saranno costantemente areati.
L’utenza così ammessa in biblioteca non può prendere direttamente i libri dagli scaffali o espositori, ma ciò è còmpito del personale previa disinfezione dei guanti.

La scelta dei libri può essere fatta unicamente attraverso gli opac (in particolare http://opac.regione.lazio.it/SebinaOpac/.do?sysb=vallesacco).
Una volta consultate o restituite dal prestito domiciliare, le unità bibliografiche vengono isolate in quarantena per 10 giorni e, per tale tempo, non sono consultabili o prestabili.
I prestiti vanno prenotati telefonicamente (0775.230072) o per e-mail (biblio.veroli@libero.it), concordando col personale giorno e orario di ritiro.
Prestiti e restituzioni vengono fatti all’entrata della biblioteca e la firma sullo schedone dei prestiti va apposta dopo l’igienizzazione delle mani.
Il personale della biblioteca deve igienizzare le superfici di appoggio (tavoli, sedie) dopo ogni utilizzo da parte dell’utenza.

Orario di funzionamento della biblioteca dal 17 al 31 agosto 2020.

  • Lunedì 08:00-14:00
  • Martedì 08:00-14:00 14:30-17:30
  • Mercoledì 08:00-14:00
  • Giovedì 08:00-14:00 14:30-17:30
  • Venerdì 08:00-14:00

In questo periodo sono sospese le consultazioni nell’Archivio storico.

Storia - Biblioteca Giovardiana

La Biblioteca Giovardiana si trova nel Rione Castello, collocata in alcuni locali del Seminario; fu fondata nel 1773 da Monsignor Vittorio Giovardi che, nato a Veroli nel 1699, si trasferì, dopo i primi studi, a Roma  dove studiò diritto e teologia ed entrò a far parte dell’Accademia letteraria dell’Arcadia.

Grazie alla sua cultura ed ai suoi meriti, iniziò una brillante carriera ecclesiastica; fu un appassionato collezionista di manoscritti, incunaboli e libri a stampa e durante la sua vita raccolse un gran numero di pregevoli opere.

Il Giovardi decise di donare il proprio  patrimonio librario alla sua città natale;  il vescovo della città concesse alcuni locali nel palazzo del Seminario in cui collocare la preziosa raccolta. Nacque così la prima biblioteca pubblica del centro-sud dell’Italia perla quale il papa emanò una bolla di scomunica per chi avesse sottratto libri  e per la quale fu nominato un bibliotecario debitamente remunerato.

La biblioteca si presenta ancora  oggi così come allora fu progettata e cioè costituita da una sala di lettura e da una sala manoscritti con gli originali arredi a cui furono aggiunti due stanziolini di cui uno adibito a museo archeologico. Tra i testi più antichi custoditi nella biblioteca vi è il codice membranaceo degli Acta passionis et translationis sanctorum martyrum Mercurii ac XII fratrum del secolo XII, in scrittura beneventana.

Bibliografia

Trulli G. Tutta Veroli,vol.I,editrice M.Pisani-Isola del Liri,1989

Storia - Biblioteca di Casamari

La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Casamari – Salone Monumentale

L’antica Biblioteca dell’abbazia, che constava del patrimonio librario costituito dai Benedettini cui si aggiunse quello dei Cistercensi,subì svariate  perdite nel corso dei secoli in relazione alle vicende storiche che interessarono l’importante complesso abbaziale.

In particolare nel 1873 la biblioteca del monastero, come altre in Italia,divenne proprietà del Regno d’Italia; nel 1874 l’abbazia di Casamari divenne Monumento Nazionale ed essa assieme alla Biblioteca fu affidata alla custodia dei monaci. Fu fatto l’inventario dei manoscritti e dei volumi.

Negli anni venti si decise di porre i volumi nell’attuale collocazione: si recuperò un locale dell’ala conversi che ristrutturato ospitò la preziosa raccolta libraria. Tale locale  è costituito da un lungo salone diviso in due navate da una serie di arcate  a tutto sesto che si raccordano a tre pilasti centrali; un bel soffitto a cassettoni lo copre. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale la Biblioteca si presentava con ventimila volumi, un centinaio di riviste, duecento edizioni del Cinquecento, undici incunaboli e alcuni antichi manoscritti.

Nel Dopoguerra  furono eseguiti lavori per completare l’arredamento e migliorare l’estetica del Salone Monumentale; negli anni Settanta fu realizzata la nuova Sala Periodici sottostante il salone.

Il patrimonio della biblioteca si è andato costantemente incrementando nel tempo. Importanti fondi di altre abbazie e chiese sono state ad essa conferite. Nella Biblioteca si conservano il fondo antico ed importanti edizioni librarie quali la Prima edizione dell’Enciclopedia Italiana( Treccani) mentre tra le raccolte dei periodici “L’Osservatore romano” quasi completo dal 1861 ad oggi.

Testo a cura di Loredana Stirpe