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Siti e reperti archeologici

Fasti Verolani - lastra di marmo

Informazioni storiche sui siti e reperti di rilevante importanza archeologica a Veroli, come : Sostruzioni de Foro, Fasti Verolani e Resti di pavimentazione di una Domus romana.

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Sostruzioni del Foro romano

Il Foro, ovvero la piazza principale di Veroli in epoca romana, doveva trovarsi nell’area oggi corrispondente a Piazza Mazzoli poiché è proprio in prossimità di questa che sono presenti importanti strutture architettoniche che gli archeologi ritengono essere state realizzate per creare un’area monumentale e di rappresentanza.

La prima di queste strutture è un muraglione in opera poligonale visibile in una delle sale del palazzo comunale adibite a museo di civiltà ernica e romana; vi si accede da vicolo Casalunga e scavi recenti lo datano al IV secolo a.C.

L’altra è una struttura ipogea, il criptoportico che si sviluppa tra il palazzo comunale  e piazza Duomo; esso è costituito da una serie di quattro di ambienti  a pianta rettangolare collegati da aperture basse,arcuate e strette poste al centro del lato corto e realizzate con conci radiali e piedritti in opera quadrata mentre l’opus incertum riveste la parete tra le arcate e le volte a botte di copertura.

Le pareti sono in opera cementizia; i quattro vani sono larghi m 3,80 per una lunghezza di m 22; datati al II secolo a.C. sono stati completamente ripuliti da sedimenti e materiale vario che nel corso dei secoli vi si erano  accumulati all’’interno. Oggi quindi il sito si può tranquillamente visitare accedendovi dal museo civico al di sotto del palazzo comunale.

Entrambe le strutture sono considerate dagli archeologi facenti parte delle sostruzioni del Foro dell’antica Verulae, divenuta libero municipio nel 305 a.C.

Bibliografia

  1. Scaccia Scarafoni,Una inedita costruzione coperta con volte a crociera costituita da grandi ogive a sezione rettangolare esistente in Veroli (Frosinone), Roma 1961
  2. Lugli, Un’antica costruzione sotto la piazza del Duomo di Veroli, estratto da Studi Romani, gennaio-febbraio 1962
  3. Quilici – S. Quilici, Ricerche di topografia per la forma urbana di Veroli, in Città e monumenti nell’Italia antica,Roma1998

Fasti Verolani

Fasti Verolani - lastra di marmo

Uno dei più prestigiosi reperti archeologici di epoca romana che si conservano a Veroli è quello dei Fasti Verolani, una lastra marmorea in cui sono incisi tre mesi( gennaio, febbraio e marzo) del calendario romano e risalente al I secolo d.C.

Il ritrovamento avvenne nel 1922 ; infatti durante lavori effettuati all’interno del cortile di Casa reali, sita su via Vittorio Emanuele, fu rinvenuta una necropoli paleocristiana in cui una delle tombe era chiusa dalla lastra marmorea che fu ricomposta e studiata da Camillo Scaccia Scarafoni.

Oggi il reperto è visibile all’interno del cortile di Casa Reali o nella riproduzione collocata nel Museo civico archeologico all’interno del Palazzo Municipale; vi si possono leggere, organizzate su tre colonne le date delle feste civili e religiose, delle fiere e dei mercati e delle ricorrenze dei mesi di Ian(uarius), Feb(ruarius) e M(artius); in basso è il numero dei giorni.

Ogni mese è caratterizzato da tre date fisse: Calende, None e le Idi. Le Calende coincidevano con il primo giorno del mese; le None cadevano il 7 e le idi il 15. Le lettere F,C,N,NP,EN, poste accanto alla tipica numerazione del calendario costituiscono la nota dierum cioè la natura del giorno. F, cioè fasti indica il giorno in cui ognuno poteva attendere alle proprie occupazioni, in cui si potevano adire i tribunali me non tenere comizi. C, comiziali, in cui si potevano convocare i comizi. N, nefasti i giorni a carattere espiatorio e dedicati esclusivamente al culto. NP, giorni festivi, EN, intercisi, quelli in cui erano sacre la prima parte e l’ultima parte, mentre a metà della giornata si potevano svolgere gli affari.

Le feriae erano le feste consacrate alle divinità in genere ma anche ai morti ed agli spiriti dell’oltretomba.

Nel calendario verolano il 14 gennaio è di cattivo auspicio perché ricorda la nascita di Antonio. Il 17 gennaio ricorda il giorno delle nozze di Augusto con Livia; Augusto è detto divus perché annoverato tra le divinità quindi si desume che il calendario di Veroli fu redatto dopo il 14 d.C., anno della sua morte.

Bibliografia

  1. Scaccia Scarafoni, Scoperta di una lastra di marmo contenente parte dei Fasti Verulani, in Atti della R. Accademia dei Lincei, anno CCCXX, 1923, serie V, Notizie dagli scavi di antichità, XX
  2. Trulli, Le Feste di Roma antica nel calendario verolano,Terni 1967